nel 2018, Rosaria Floris ,parlava di me
Un ‘Artista nella vera eccezione del termine. Sensibilità e anima si confondono in
immagini, di sogni, dove il presente, il passato, il futuro si fondono in un tempo senza
tempo. Nata a Tuili tra profumi di lentischi in acque limpide e cavallini senza briglie alcune,
che scorrazzano liberi in terre odorose di tempi e di storie lontane.
Altra città ha visto l’infanzia sul mare di Maria Grazia, Calasetta .Li ha conosciuto e
assaporato il sapore del mare, li ha amato le calette, le insenature nascoste, rive di
,bianca e accecante sabbia, rigogliose di piccole colorate conchiglie, che le sue abili
manine intrecciavano, formando piccoli e graziosi monili. l’ azzurro e il viola delle
acque, le barche in secca, le reti stese al sole, stelle marine, granchi e conchiglie
impigliati da sembrare un enorme quadro in bella mostra.
corre veloce il tempo, gli anni passano e Maria Grazia arriva a Cagliari. città dai
tanti colli, lagune, mare e vento, dove il cielo si colora di rosso e di bianco, dove voli
di gabbiani seguono la lunga scia della nave che si allontana. Ali rosse di fenicotteri
spiegate in volo, e ancora barche, reti, vento e lunari lunghe e assolate spiagge e
onde che riportano a riva verdi alghe e candide argentate conchiglie.
Tra questi colori e profumi di mare viene fuori l’ anima vera dell’artista. Il filo che la
legava sin da bambina, diventa corda, diventa l’ essere del suo talento di donna.
Nel guardare le sue opere, mi sono persa, come un bimbo in un bosco incantato.
All’improvviso, il tempo non esiste più, non ha più tempo. la natura si apre, e cielo,
mare, sogni, si confondono in rami di gorgonia intrecciati in fiori e foglie di colorate conchiglie.
Uno sfondo di velluto nero, rami che si baciano e salgono come mani
tese, mani che cercano, richiamano, per avvolgerti in meravigliose, mute e profonde
sensazioni d’ infinito.
Rosaria Floris